Episodio 2 – Scanno

Ciao a tutti e benvenuti alla seconda puntata del podcast Learn Italian and Discover Abruzzo!

Ho ricevuto molti commenti positivi sulla prima puntata. Sono contenta di sapere che l’idea vi piaccia e vi sia utile. E quindi eccomi qui a raccontarvi un’altra avventura.

Oggi vorrei parlarvi di un paese che è riconosciuto come uno dei borghi più belli d’Italia, vorrei parlarvi di Scanno. Un posto unico, reso ancora più magico dalla presenza di un lago (il lago di Scanno, appunto) che specialmente d’estate attrae turisti da tutta Italia e anche dall’estero.

La via che dall’uscita dell’autostrada di Cocullo, porta a Scanno, fa parte della magia di questo luogo. È una strada stretta che attraversa le Gole del fiume Sagittario, con un percorso serpeggiante, e che costeggia la montagna e regala un paesaggio spettacolare.

Il lago di Scanno si è originato da una frana, cioè dalla caduta di rocce da una montagna, che ha interrotto il corso del fiume Tasso e da qui poi si è formato il lago. Non si sa quando precisamente sia avvenuta questa frana. Sicuramente tra i 12000 e i 3000 anni fa.

Intorno al lago di Scanno ci sono delle spiaggette dove è possibile prendere il sole o affittare un pedalò per fare un giro sul lago. Ovviamente ci sono anche bar, ristoranti e alberghi.

Dal lago si può anche fare una piccola escursione in montagna su un sentiero chiamato “il sentiero del cuore”. Dopo circa un’ora di cammino, infatti, si raggiunge un punto panoramico e da questo punto il lago sembra avere proprio la forma di un cuore.

Anziché riscendere per lo stesso sentiero, l’ultima volta che sono stata lì, ho seguito le indicazioni per arrivare al centro del paese di Scanno. Durante il percorso puoi vedere il paese da lontano con i caratteristici tetti delle case che si accavallano uno sopra all’altro.

Il fascino di Scanno sta nelle sue stradine strette, nei saliscendi, nelle chiese e nei palazzi nobiliari, arricchiti da colonne, portali, archi, balconi e angeli. Infatti questo paesino ha vissuto un periodo di grande ricchezza tra il 1600 e il 1700 grazie alla pastorizia, alla vendita di animali e della lana. Pensate che alla fine del Seicento a Scanno c’erano circa 130.000 pecore, su una popolazione di 2.400 persone.

A testimonianza di questa antica ricchezza, camminando tra le vie di Scanno troverete moltissime botteghe di orefici. Gli orefici sono persone che creano e vendono gioielli e oggetti d’oro o altri metalli preziosi. Qui a Scanno infatti l’arte dell’oreficeria ha una lunga tradizione che si fa risalire al 1800 con la creazione di bottoni. Sì, avete capito bene: bottoni. Quei piccoli oggetti tondi che si usano per chiudere le giacche o le camicie, per esempio. Ma questi erano dei bottoni molto preziosi perché avevano lo scopo di rendere unici i vestiti delle donne di Scanno. Il vestito tradizionale femminile scannese è infatti molto particolare. È diverso dal vestito tradizionale abruzzese. In seguito gli orefici hanno cominciato a creare per loro anche spille, grandi orecchini e collane tradizionali.

Le donne di un tempo credevano che il rumore degli orecchini o delle collane che loro indossavano – un po’ questo tipo di rumore – allontanasse le influenze negative. Quindi i gioielli di Scanno erano “apotropaici”. “Che parola difficile!”, starete pensando. “Apotropaico” viene dal greco ἀποτρέπω che significa “allontanare – mandare via”. Apotropaico significa “qualcosa che allontana le influenze negative”.

Prima di finire questo podcast, voglio raccontarvi un’ultima cosa. Quando vado a fare una passeggiata a Scanno, faccio sempre un salto nella storica Pasticceria Pan dell’Orso. Il pan dell’orso è un dolce tipico di Scanno fatto di mandorle e miele e ricoperto di cioccolato. È una vera delizia! Ma forse vi state domandando il perché di questo nome. Le montagne che circondano Scanno sono sempre state frequentate dagli orsi. La leggenda vuole che in un autunno di tanti anni fa i pastori del posto stavano per lasciare Scanno per portare le pecore in terre più calde. Tutti i pastori avevano nella borsa un panello, un pane dolce fatto di mandorle e miele. L’orso aggredì lo stazzo dove dormivano i pastori e divorò tutti i panelli, ma senza fare niente di male ai pastori. E da lì, con qualche modifica alla ricetta, è nato uno dei dolci più famosi d’Abruzzo: il Pan dell’Orso.

Scanno è davvero un posto unico ed è una delle tappe della Settimana di Immersione in Abruzzo. La settimana di immersione è un corso di italiano alla scoperta dell’Abruzzo che tornerò ad organizzare nella primavera del 2022.

Spero che questa seconda puntata del podcast sia stata interessante per voi. Potete trovare la trascrizione e anche qualche foto di viaggio, sul mio sito internet: www.gentilmenteschool.com, nella sezione “podcast”. Per non perdervi le prossime puntate, vi invito a seguire la mia pagina Instagram e la mia pagina Facebook.

Alla prossima, con un’altra avventura qui in Abruzzo!

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